Luca, se ti dicessi che oggi non ho dormito perché pensavo a questa intervista?
Beh, a parte che mi sentirei responsabile… Hai citato involontariamente una delle cause dell’insonnia: l’ansia, o le preoccupazioni in genere. L’insonnia o insomnia si manifesta sempre con una diminuzione abbastanza rilevante del nostro riposo notturno, quando addirittura della sua totale assenza. Chiunque di noi abbia sperimentato, come dici tu, un sonno continuamente disturbato da pensieri che ci tenevano svegli, sa che il problema può andare oltre il semplice fastidio, figuriamoci cosa rappresenta per chi ne soffre in maniera cronica per periodi più o meno lunghi! Gli effetti dell’insonnia prolungata sono la stanchezza fisica, la mancanza di concentrazione, gli occhi gonfi e arrossati e in aggiunta anche irritabilità, malumore generale, mal di testa. Questi ultimi effetti possono essere facilmente riconducibili ad altre cause, quindi magari si tende più a sottovalutarli prima di capire cosa ci sta succedendo. In ogni caso, sopportare cronicamente anche solo uno di questi sintomi dell’insonnia può condizionare la nostra intera giornata.
Qual è il metodo migliore per evitare di soffrire d’insonnia?
Ci tengo a precisare che l’insonnia, quando è cronica, non va mai presa sottogamba. Insonnia e depressione possono essere strettamente collegate (e in modo grave), quindi consiglio da subito di non avere paura a rivolgersi a un consulente psicologico, spesso vedere le cose da prospettive diverse è già un valido aiuto. Per tutto ciò in cui è possibile intervenire personalmente, come rimedio per l’insonnia mi concentrerei su un cambio di abitudini: regolarità ed equilibrio dei pasti, rispetto di orari prestabiliti per andare a letto, un’attività fisica anche piccola ma costante. Un valido aiuto è anche quello di prepararsi una tisana calda dopo cena, scegliendo tra una vasta gamma di rilassanti. Una volta a letto, generalmente, fa la sua bella figura anche la lettura di un libro; molto meglio che l’onnipresente televisione, dal momento che lo stimolo luminoso dello schermo inibisce la produzione di melatonina e confonde i nostri occhi che richiedono il buio. Tv e smartphone inoltre continuano a tenere la nostra mente attiva elaborando continuamente anche informazioni veloci e frammentarie, che spesso sono anche inutili.
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Vista l’enorme diffusione di questo disagio, consiglieresti l’assunzione di farmaci?
Io come Luca non posso consigliare farmaci per l’insonnia. Tutto il “sentito dire” sui benefici effetti di questa o quella medicina… occhio: esistono i medici, ed esiste la reazione soggettiva ai farmaci. Come dicevo più su, ci sono tanti accorgimenti che non comportano spese improvvise o effetti collaterali, e sono accorgimenti regolati da un po’ più di amore per se stessi.
Come vediamo da questa statistica, sempre più persone si dichiarano contro i farmaci, soprattutto in zone come il nostro bellissimo territorio, circondato dalla natura
e sicuramente oggi più di ieri ci sono canali privilegiati e specialisti anche nel campo dei rimedi naturali contro l’insonnia. Ecco perché la percentuale di persone che si avvicina all’utilizzo di farmaci per dormire è nettamente inferiore alla totalità di chi soffre di insonnia. Aiuta assumere magnesio e altri sali prima di andare a letto, integrare la melatonina, scegliere tra le erbe note per le loro proprietà rilassanti (camomilla, melissa e valeriana vanno per la maggiore). Potrei elencarvi anche una serie di rimedi omeopatici per l’insonnia, prescritti da uno specialista dopo aver verificato che si stia in una complessiva buona salute psicofisica. Chiunque li può sperimentare per capire quale gli porta un aiuto maggiore, ma non dimentichiamoci che tutto deve partire da noi. La volontà di superare un problema è facile da riconoscere, ma è la volontà di cambiare abitudini che ci mette davvero alla prova. Da qui non si scappa. Certo che i rimedi contro l’insonnia vanno anche favoriti: la scelta di un materasso di qualità o la corretta aerazione della stanza da letto, per esempio.
Ma come possiamo comportarci quando l’insonnia ha basi psicologiche?
Per l’insonnia da ansia, l’ho accennato più su, rivolgersi a un consulente è fondamentale. Le cause dell’insonnia possono essere identificate in traumi personali, come gravi perdite di persone a noi care ma anche di lavoro. Sappiamo quante pressioni subiamo in questa epoca per essere sempre efficienti. Perdere il lavoro, o sostenere esami che possono cambiarti la vita comporta un incredibile dispendio di energie. Rispettare scadenze, traslocare, pensare ad un appuntamento importante della mattina dopo, “andrà bene, sarò all’altezza, gli piacerò, se non prendo la lode che faccio, ho lavorato tutta la notte per niente…” Ragazzi, la lista di motivi per essere gravemente ansiosi è potenzialmente infinita. E viviamo in una società in cui il fallimento lavorativo equivale a fallimento personale. La società ci punisce se non stiamo al passo, noi stessi ci puniamo se ci percepiamo inferiori. E quindi.. insonnia: cosa fare? Capiamo anche qquale grado di insonnia stiamo sopportando. E’ un’insonnia concentrata nella prima ora che passiamo a letto o in quella prima di alzarci? Oppure tutta la notte?
I rimedi dell’insonnia da ansia vanno sempre valutati con uno specialista perché sono diverse le cause, come abbiamo appena visto. Diffusissimi i risvegli notturni in periodi di importanti cambiamenti ormonali, come la gravidanza o la menopausa, o patologie neurologiche. Il punto è che l’insonnia cresce con noi, andando avanti con l’età. Ma non pensiamo che solo gli adulti siano vittime di questi disagi. I nostri bambini sovrastimolati, su cui riserviamo aspettative e frustrazioni non sono da meno. Ed essendo noi il loro modello, basta osservare le loro camerette supertecnologiche per capire che in alcuni casi stiamo facendo un pessimo lavoro.
Sotto la lente
Nel territorio di Monza e Brianza:
- 10% ricorre all’uso di sonniferi
- 64% della popolazione soffre di insonnia
- 20% di chi soffre d’insonnia sono adolescenti
Il parere dell’esperto
Luca Pirovano è un personal trainer che conosce i dubbi e le esigenze del pubblico nel campo dell’Alimentazione e del fitness. Si avvale inoltre della collaborazione di professionisti specifici. È fondatore e socio di Let’s Move (Scuola di danza e centro di riferimento per i corsi musicali in alta Brianza-Veduggio), NeoMotus (centro personal trainer basato su un approccio multidisciplinare, sito in Lissone) e cura i contenuti del portale Fitness Brianza.
A quanto pare l’insonnia è un bel problemino anche qua in Brianza!
Oltre a tutti i consigli e le casistiche già citate ho la forte sensazione che questi disturbi siano in aumento nei più piccoli.
Stati di ansia e di stress per i più giovani portano inevitabilmente a disturbi del sonno che, a loro volta, portano a disturbi alimentari. La situazione non è facile da gestire e i dati sono poco confortanti. Inizierei da subito con il togliere gli strumenti tecnologici ai bambini in orari serali. Fondamentali sono attività ludico motorie come la danza, che impegnano la mente oltre che il corpo! 20% di chi soffre d’insonnia sono adolescenti
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