A chi è meglio rivolgersi?
Quando si tratta di nutrizione o di attività fisica personalizzata, la documentazione a riguardo si fa più approfondita e così possiamo notare che spesso i due ruoli, nell’immaginario collettivo, vanno di pari passo. Un’intuizione importante, segno che istintivamente sappiamo cosa è meglio per noi e che quello che ci serve è una guida sicura. Questo fattore di consapevolezza delle propria esigenze è riscontrabile anche nel territorio brianzolo, dove i cittadini di Monza e Brianza sono preoccupati per la salute del proprio corpo, a livello fisico e a livello alimentare.
Il risultato di questa intuizione lo si vede chiaramente in questo 65% di interesse verso la figura del nutrizionista, decisamente più ricercata rispetto al personal trainer.
Innanzitutto chiediamoci perché mi devo rivolgere a un professionista? Sono in sovrappeso?
Ho un problema solo di sedentarietà o di un cattivo rapporto con l’alimentazione? Rispondere a questa domanda può voler dire affrontare un disagio ma anche raggiungere una consapevolezza tale da determinare il cambiamento. Una volta individuato il problema bisogna individuare l’obiettivo.
In realtà non esiste attività fisica che non dovrebbe contemplare un equilibrio alimentare e per fortuna al giorno d’oggi la figura del personal trainer e del nutrizionista spesso lavorano insieme, perché si è allargato l’orizzonte di informazione e si predilige una preparazione a 360 gradi.
Per motivi didattici e di qualità delle lezioni non possiamo accettare un numero illimitato di persone, ti consigliamo di prenotare le due settimane di prova quanto prima.
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Il ruolo del personal trainer
Nell’ambito di un percorso di miglioramento fisico e atletico, il personal trainer è la figura preparata a guidare, correggere e consigliare anche sul piano alimentare o dello stile di vita. In assenza di un titolo specifico, certe regole alimentari sono semplicemente dettate dal buon senso, e le informazioni sono verificabili in molte pubblicazioni ufficiali. Vero è che il discorso alimentazione sta prendendo le pieghe più varie, abbraccia credi religiosi e filosofie di pensiero e diventa una vera e propria scelta personale, a volte terribilmente discutibile. C’è una minima percentuale di personal trainer con doppio titolo specialistico, ma di base Un personal trainer non si può sostituire a un nutrizionista; anche se lavorando con il corpo è certamente a conoscenza degli effetti che determinati alimenti possono portare al fisico sia dentro che fuori da un allenamento, non può imporre una dieta. La sua professione gli consente certo di proporre dei consigli alimentari:
limitare gli zuccheri e i cibi grassi, limitare il consumo di alcolici, consumare verdura cruda o cotta preferibilmente a vapore, non eccedere con i formaggi o con il sale e limitare il consumo di carne soprattutto rossa. Assicurarsi l’introduzione di calcio e magnesio, il consumo regolare di fibre da frutta e verdura, il consumo di pesce almeno tre volte a settimana, la riduzione di caffeina.
Limitare le farine raffinate, non fumare… insomma. Come si diceva, operare con buon senso per la prevenzione della nostra salute cambiando lo stile di vita.
Il ruolo del nutrizionista
Varie figure collaborano con un personal trainer, tra questi il nutrizionista ha un preciso compito: educare le persone ad alimentarsi correttamente. A livello concettuale, come abbiamo visto, chiunque sia in grado di documentarsi in materia è anche in grado di dare consigli, ma l’educazione alimentare specialistica implica la preparazione adeguata a stabilire un piano alimentare sulla base di indagini condotte caso per caso. I fattori da considerare sono l’età, il peso, l’indice di massa corporea, il metabolismo e la condizione di salute attuale e pregressa. Tutte queste informazioni vengono valutate e sottoposte dal nutrizionista, in accordo col medico curante, al dietologo.
Stare in guardia dagli abusi di professione
Quando ci si fida di una persona che ha gli strumenti per migliorare la nostra vita, spesso dimentichiamo di chiedere le giuste referenze. Ma è del nostro corpo che si sta parlando!
Per quanto non dobbiamo vivere nella paura, truffe e abusi di professione sono sempre in agguato. Chi è il professionista che ci sta accanto? La sua sicurezza è motivata anche dai titoli?
Il reato di esercizio abusivo è punibile con la reclusione fino a tre anni e sanzione pecunaria fino a 50000 euro! Quindi, per conoscere il nutrizionista o presunto tale verifichiamo che – oltre a essere iscritto all’Ordine dei Biologi o all’Ordine dei Medici – si prenda la responsabilità di chiedervi un resoconto ufficiale della vostra condizione di salute e un esame del sangue; che timbri il piano alimentare e che emetta regolare ricevuta sanitaria. Neanche i farmacisti sono abilitati alla prescrizione di diete, possono limitarsi agli stessi consigli generici e al limite suggerire la corretta integrazione alimentare. A questo proposito e in questa sede, non vale la pena di addentrarsi nella lunga lista di wellnesscoach che richiederebbe un’attenzione mirata e uno studio sulle varie aziende cui fanno capo per riuscire a filtrare il marcio di questo enorme business.
Il parere dell’esperto
Dopo 20 anni di esperienza nel settore del fitness penso di aver visto e sentito di tutto, la pratica di qualsiasi professione svolta senza averne i requisiti legali, l’esperienza e le conoscenze, oltre ad essere illegale può causare danni alla vita umana. Poi, da quando il web si è impadronito dell’attenzione giornaliera di tutti noi, la situazione è peggiorata in modo drastico, direi ormai fuori controllo. La libertà dell’online ha permesso a tutti di improvvisarsi personal trainer, nutrizionisti, psicologi, medici, etc etc… il risultato? Basta guardarsi intorno, confusione e business decretano la vittoria del marketing e la sconfitta del benessere psico-fisico.
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I servizi di Personal Trainer Personalizzati di NeoMotus (Lissone) possono essere fruiti anche dai residenti di altre località di Monza e Brianza.
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